
Tornano gli incontri del Sabato a Fonte Colombo: secondo appuntamento Sabato 22 Febbraio.
Febbraio 17, 2025
La danza è vita, non è stato un Sabato qualunque.
Febbraio 26, 2025Oggi abbiamo incontrato Simona Gnan, un pò più di una volontaria!
Le abbiamo fatto alcune domande sulla sua storia e la sua esperienza in associazione.
Buon pomeriggio, Simona. Grazie per essere qui con noi oggi. Ti va di raccontarci chi sei e perché hai scelto di essere una volontaria ALCLI?
Per chi non mi conosce, mi chiamo Simona e sono una volontaria ALCLI.
Se dico che sono una volontaria ALCLI prima di dire che sono una donna che sta lottando contro il cancro, c’è un motivo: questa associazione mi sta dando tanto, mi sta dando soprattutto il supporto e i motivi per non sentirmi solo una malata oncologica.
Come hai conosciuto l’ALCLI e qual è stato il tuo primo approccio con il volontariato?
Circa un paio di anni fa ho conosciuto personalmente l’ALCLI grazie a dei progetti dedicati alle donne operate al seno. Allora ero solo Simona, la malata. Avevo appena affrontato il mio secondo intervento in poco più di un anno e pensavo di aver già dato abbastanza… Anche perché prima di me mio padre aveva perso la sua battaglia contro la malattia, e nel frattempo anche mia mamma ha dovuto affrontare il cancro due volte.
Pensavo che avvicinandomi al volontariato avrei potuto vedere la malattia da un’altra angolazione e magari combatterla con altre armi. Ed effettivamente, per un po’ di tempo, è stato così.
Poi, però, la malattia è tornata…
Sì, dopo pochi mesi è tornata. E per la terza volta! Un nuovo intervento, ancora chemio, ancora radio e ancora tanta, tanta paura. Tre diagnosi di cancro in due anni… non sono poche. Ogni volta che mi siedo davanti a un medico per ritirare un referto, anche fosse solo un esame del sangue, vengo assalita dal terrore.
Anche se ora le cose stanno andando benino, so perfettamente che non è finita. C’è ancora tanto da fare, da sperare e soprattutto da combattere. Ma so anche che non sono sola.
Quanto è stato importante per te avere il supporto della tua famiglia e degli amici?
Fondamentale! Per fortuna ho tante persone che mi sono vicine: la mia famiglia, i miei figli, mio marito… Nonostante questa tempesta abbia travolto anche loro, non mi hanno mai abbandonata. C’è mia mamma che, nonostante i suoi problemi di salute, è una roccia. Ha persino cambiato il suo essere ansiosa e fragile pur di darmi coraggio. Non oso immaginare cosa provi quando è sola a casa sua. E poi ci sono gli amici, tanti e sinceri!
E l’ALCLI che ruolo ha avuto in tutto questo?
L’ALCLI è una seconda famiglia. Come spesso ripeto, e come mi disse una grande amica, è un esercito di combattenti che lotta con me in questa guerra. Lo sento ogni volta che mi abbracciano, che mi chiedono come sto, che mi danno consigli e mi fanno coraggio. Lo vedo nei loro sguardi.
Nonostante tutto, sembri una persona che non si arrende mai.
Esatto! Io non voglio mollare, non voglio farlo vincere. Trovo mille impegni, mille attività, mille motivi per tornare alla normalità, per tornare alla vita. Perché come mi dice sempre un altro grande amico, Don Fabrizio: Je devi da de tigna!